Il governo Draghi ha anticipato una serie di misure che potrebbero consentire ai giovani under 35 di poter acquistare la propria prima casa di proprietà senza versare il consueto anticipo. Un intervento che, se si dovesse concretizzare nelle misure in cui è stato auspicato, potrebbe dunque allargare in misura significativa i benefici già attualmente previsti dal Fondo Gasparrini, che ha introdotto da tempo un mutuo con garanzia statale per giovani e persone finanziariamente più deboli.
Una proposta da cui si attendono ulteriori dettagli
In ogni caso, per il momento la proposta è priva di dettagli e, dunque, i commenti da parte degli analisti di settore sono piuttosto cauti. Considerato che non si comprendono le specifiche tecniche, né gli ulteriori requisiti per avere accesso al beneficio (oltre a quello anagrafico), non ci si può che limitare a qualche valutazione di massima, nella speranza che – effettivamente – la misura possa realmente dare l’impulso decisivo a una platea di potenziali acquirenti che per troppo tempo è rimasta sostanzialmente fuori dall’alveo delle concrete opportunità.
A ben vedere, infatti, la garanzia statale sui mutui agli under 35 potrebbe dare una rilevante mano d’aiuto per risollevare un settore che non ha vissuto un facile 2020, e che vede proprio nei più giovani una delle speranze di ripresa.
Stando agli ultimi dati Crif, per esempio, negli ultimi 5 anni è progressivamente cresciuta l’incidenza delle domande di mutuo da parte della popolazione più giovane, a conferma di un costante interesse degli under 35 nei confronti delle operazioni di acquisto di una casa di proprietà. Se per gli under 25 peraltro il peso è ancora ridotto (e per altro in calo rispetto agli ultimi 12 mesi), nella fascia di età tra i 24 e i 35 anni il peso delle richieste va oltre un quarto delle complessive.
Cresce l’ottimismo degli operatori
Al netto delle incertezze e delle incognite che riguardano questa iniziativa, emerge un discreto ottimismo tra gli operatori di settore, che ritengono che la proposta e la sua applicazione potrebbero realmente dare un buon impulso alla domanda immobiliare, rendendo peraltro beneficiari dei potenziali acquirenti che per troppo tempo sembrano esser stati dimenticati dalle misure di sostegno, ricondotte quasi esclusivamente – come abbiamo già anticipato – al Fondo Gasparrini e a qualche iniziativa regionale.
Se la misura dovesse andare in porto come da auspici, i giovani under 35 potranno presto acquistare una casa senza versare alcun anticipo, ma limitandosi a pagare le imposte e le spese iniziali. Tutto ciò, in uno scenario di bassi tassi di mercato come quello attuale, potrebbe finire con il rendere equivalente il pagamento della rata del mutuo a quello del canone di affitto, con ciò che ne consegue sotto il profilo della graduale migrazione delle preferenze e delle possibilità dei più giovani dal mondo delle locazioni a quello delle proprietà.
Per potersi esprimere in modo più compiuto in tale ambito bisognerà tuttavia attendere i dettagli dell’iniziativa, e verificare se, effettivamente, i contorni saranno così ampi e generosi come appaiono.
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