La Legge di Bilancio 2024 ha apportato alcune interessanti novità in materia edilizia, immobiliare e sui bonus casa. Cerchiamo di vedere nel dettaglio le principali variazioni.
Aumenta la ritenuta sui bonus edilizi
Il primo cambiamento è legato all’incremento della ritenuta d’acconto sui bonifici per i bonus edilizi, che passa dall’8% del 2023 all’11%. La variazione ha un impatto diretto soprattutto sulle imprese edili, considerato che inciderà in parte sulla loro liquidità e sugli introiti complessivi.
Plusvalenze sulle cessioni di immobili con Superbonus
Gli immobili diversi dall’abitazione principale e non acquisiti per successione, su cui sono stati effettuati dei lavori agevolati con Superbonus 110%, saranno assoggettati a un’imposta sulla plusvalenza del 26% generata dalla loro vendita nei successivi 10 anni. Per il calcolo della plusvalenza, si stabilisce che questa sia costituita dalla differenza tra i corrispettivi percepiti nel periodo di imposta e il prezzo di acquisto o il costo di costruzione del bene ceduto, incrementato di ogni altro costo inerente al bene medesimo.
Sono però esclusi dalla plusvalenza, oltre che gli immobili acquisiti per successione, anche quelle unità immobiliari che sono state adibite ad abitazione principale del venditore o dei suoi familiari per la maggior parte dei 10 anni che precedono la cessione. Nel caso in cui tra la data di acquisto o di costruzione dell’immobile e la sua vendita siano passati meno di 10 anni, allora per la verifica del requisito deve essere preso in considerazione il periodo ridotto.
Fondo di garanzia per la prima casa
Viene estesa la validità del fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa fino al 31 dicembre 2024, con garanzia massima dell’80% sulla quota capitale dei mutui. Possono accedere al fondo le famiglie numerose con il reddito medio-basso, con un limite di Isee che dipende dalla numerosità dei figli sotto 21 anni, con possibilità di arrivare fino al 90%.
Non viene invece confermata l’esenzione dell’imposta di registro e delle imposte ipotecarie e catastali sugli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di prime case per i giovani under 36 con ISEE fino a 40.000 euro.
Aumenta la cedolare secca sugli affitti brevi
Per gli affitti brevi la Legge di Bilancio 2024 stabilisce che l’aliquota della cedolare secca salga dal 21% al 26%. Viene salvata da tale incremento solamente la prima abitazione fornita in locazione breve, per cui si potrà continuare ad applicare l’aliquota del 21%. Ricordiamo che in ogni caso non è possibile optare per la cedolare secca se il proprietario sceglie di porre in locazione più di 4 immobili: in questo caso si presume infatti che l’attività abbia natura di impresa.
Aumenta l’IVIE
Infine, dal 2024 aumenta anche l’imposta sugli immobili detenuti all’estero, l’IVIE. L’imposta riguarda le persone fisiche che hanno residenza in Italia ma posseggono immobili al di fuori del territorio nazionale: per costoro l’aliquota sale dallo 0,76% all’1,06%.
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