Mutui casa, buoni auspici per il 2024

È probabilmente troppo presto per condividere giudizi definitivi sull’evoluzione di quest’anno, ma tutto lascia presagire che il 2024 sia iniziato con il piede giusto per quanto concerne il comparto dei mutui casa. A sostenerlo sono alcune recenti ricerche sul primo quadrimestre dell’anno, che segnano un chiaro passo in avanti rispetto a quanto non fosse stato possibile verificare nel corso di un 2023 sicuramente deludente per quanto concerne i mutui casa e le compravendite immobiliari.

In particolare, secondo quanto afferma l’analisi condotta da Facile.it e Mutui.it, la richiesta di finanziamenti casa è cresciuta del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, crescendo anche per quanto riguarda l’importo medio richiesto (+ 1,9% il valore medio degli immobili oggetto di mutuo). Sempre secondo Facile.it e Mutui.it, inoltre, a contribuire all’incremento delle richieste è stato sicuramente il miglioramento delle condizioni economiche sul mercato, soprattutto per quanto riguarda i tassi fissi. Stando a quanto suggeriscono le migliori offerte oggi disponibili, infatti, oggi un mutuo da 126.000 euro in 25 anni può essere erogato con TAN a partire dal 2,59%, per una rata mensile di 571 euro, ben 90 euro in meno di quanto non fosse in vigore appena un anno fa.

I mutui casa

Insomma, l’evoluzione sembra essere ben diversa da quella a cui eravamo abituati nel recente 2023, anno in cui il mercato dei finanziamenti per la casa ha registrato un notevole caso, con una flessione del 26% rispetto all’anno precedente. Per i dati del Notariato, infatti, sono stati 322.000 i finanziamenti stipulati, contro i 435.000 del 2022 e i 386.000 euro del 2019, ultimo anno prima della pandemia. 

Si consideri inoltre come nello stesso anno le abitazioni acquistate da persone fisiche realizzate con il supporto di un mutuo casa sono state pari al 40% degli scambi, in calo rispetto al 2022 di quasi 9 punti percentuali. 

Le compravendite

Andamento in calo anche per le compravendite degli immobili abitativi, passati secondo il Notariato dalle 589.486 unità del 2022 alle 547.838 unità del 2023, con una diminuzione complessiva del 6%. Nell’analisi relativa alle tipologie degli immobili venduti, il Notariato annota inoltre come il calo delle compravendite della prima casa sia stato pari al 10% per gli acquisti da privati e del 22,5% per gli acquisti da impresa, mentre si è riscontrata una flessione sicuramente minore per quanto riguarda le seconde case, con una flessione del 2,4% per gli acquisti da privati e del 2,7% per gli acquisti da impresa.

Infine, passando ai prezzi, condividiamo come i dati raccolti dal Notariato facciano emergere come nel 2023 il valore medio di scambio degli immobili si sia assestato a quota 154.416 euro, contro i 158.074 euro del 2022 e i 155.118 euro del 2021. Nella seconda parte del 2023 il valore medio degli immobili abitativi acquisti da privati con agevolazione prima casa è calato a 113.000 euro contro i 115.000 euro di due anni prima. 

Sergio Martino

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